Forse ha ragione lui, forse è vero che "se non sei ancora laureato a 28 anni sei uno sfigato". Perchè forse il giovanile vice ministro si riferiva a quei tanti buontemponi che perdono tempo fra una materia e l'altra, mantenuti da buone famiglie che regalano ai propri ragazzi buone macchine, buone vacanze, buone amicizie, buone garanzie, e poi magari un buon lavoro e nel frattempo una buona pensione integrativa, che serve sempre.
Forse non si riferiva a tutti quelli che mentre studiano lavorano, per non gravare sulla famiglia, che proprio non ce la fa.
Forse non si riferiva a tutti quelli che si perdono nella selva di corsi universitari ridicoli, attivati per dare risposte ad un certo baronato e proposti loro come la soluzione ai mali della società.
Forse non si riferiva a tutti quelli che vanno all'università solo per accontentare i genitori, perchè loro già a 18 anni lo sanno che sarebbero felicissimi se potessero aprire una falegnameria.
Forse non si riferiva a tutti quelli che provengono da quartieri difficili, dove il diritto allo studio è prima di ogni cosa una lotta col quartiere.
Forse non si riferiva a tutti quelli che sono come pezzi di produzione bloccati nella catena di montaggio che è oggi l'università italiana: 3+2+2+tirocinio+stage.
Beh, allora si, se non ha pensato a tutti questi, allora forse ha ragione.
In ogni caso, ragazzi, studiare male non fa.
...Talvez tem razao...
RispondiEliminaForse ha ragione lui...forse ha esagerato...forse la sostanza potrebbe essere vera...non saprei: continuo a dirmi che in una società civile le cose non dovrebbero essere dette solo perchè così escono dalla nostra bocca, siamo in un contesto e dovrebbe sempre essere considerato...specialmente se chi si fa carico di un'affermazione del genere è uno che poi così lontano da quei "28 anni" non è...
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