Per i lavoratori precari, la compilazione del cv è un'operazione sempre più complessa.
La vita del precario è una somma di lavori, anche diversissimi fra loro, che si susseguono - nella migliore delle ipotesi senza sosta - e diventano causa di gravi crisi di identità quando si tenta di metterli su carta in fila uno dietro l'altro. A volte, a vederli dettagliati nero su bianco, si evidenziano le differenze abissali fra un incarico e l'altro e si teme di dare l'impressione di aver improvvisato per tutta la vita, prendendo quello che passava il convento senza un percorso, senza un progetto.
Crisi che si acuisce se si comincia a dare ascolto a sedicenti consiglieri e consulenti: fai un cv creativo, metti tutto, non mettere niente, specifica, metti in nota... Crisi di proporzione abissale se ci si confronta con le richieste della pubblica amministrazione, una asettica cronologia di date e luoghi.
Crisi che non ti lascia, quando vorresti che l'inchiostro da solo spiegasse come mai hai svolto quell'incarico assurdo, o come mai hai lasciato il lavoro più sicuro del mondo; in quei momenti in cui vorresti spiegare che quella collaborazione così strana, iniziata quasi per caso, ti ha poi portato amicizia, viaggi, lunghe ore di chiacchierate, scontri, dubbi, incontri e tutte quelle sensazioni ed esperienze così umane e indimenticabili che solo narrarle le svuota di significato. Quei momenti in cui vorresti spiegare che ci sono lavori che hai lasciato e che non rifaresti più, ma nati in occasioni delle quali rimpiangi il contesto.
Quei momenti in cui ti chiedono "ci dica qualcosa su questo incarico" e tu sai che non potrai mai narrare di ciò che ha contato veramente, quando ti chiedono "l'esperienza maturata durante questo periodo?" e tu non riuscirai a parlare se no di banalità, se non di cose di cui non ti interessa proprio nulla.
Quei momenti in cui guardi quella pietra incastonata in una fila di perle, e tutto è cambiato e qualcuno se n'è andato, e vorresti solo che tornasse perché c'è ancora tanto da dire e da fare.
Benvenuti!
13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!
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venerdì 2 marzo 2012
domenica 24 luglio 2011
Aggratisse! - Curriculum formato... me!
Per ribadire la tendenza di Aggratisse! a dare consigli superflui su argomenti fondamentali, oggi si parla di... curriculum!
Lo spunto è (ri)nato dalla lettura di un articolo di Repubblica di qualche giorno fa: http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/07/19/news/curriculum_blog-19304635/index.html?ref=search,
"Addio vecchio curriculum: per un lavoro meglio il blog". In un titolo, una combinazione delle tre parole che hanno fatto nascere 104curriculum: blog, lavoro, curriculum!
Secondo uno studio inglese (ma quanto studiano gli inglesi!? Esce uno studio inglese al giorno su qualsiasi argomento!) un po' ironico un po' serio , il curriculum formato europeo schematico ed omologato non funziona più, meglio personalizzarlo e avere una buona visibilità sui social network.
In linea di massima sono d'accordo con gli inglesi che, d'altra parte, riprendono un assioma difficilmente criticabile e forse neanche tanto nuovo (si sentiva proprio il bisogno di questo studio, che ha rivelato verità scomode e aperto nuove prospettive).
Sulla visibilità della propria immagine online diremo altrove, ora pensiamo al buon vecchio cv.
A me quel "personalizzare il proprio cv" mi pare abbastanza controverso (a-me-mi non si può dire, tantomeno scrivere, a meno che tu non sia Camilleri-che-si-prende-la-licenza-letteraria-per-far-esprimere-i-suoi-personaggi-esattamente-come-parlerebbero-se-fossero-reali. Non sono Camilleri, ma la licenza me la prendo ugualmente).
Con quel personalizzare 'sti genialoni inglesi intendono non tanto di adottare grafiche accattivanti o esprimere al meglio le informazioni contenute, no, loro consigliano di arricchire il proprio cv condendolo di dettagli non proprio reali, esattamente di "arruffianarlo"... Bravi! Bravi gli inglesini! Insegnamo ai ragazzi che a bluffare si vince, bravi!
No ragazzi, no: se lo stage è durato tre mesi, allora è durato tre mesi e si scrive che è durato tre mesi. Se l'azienda era piccola e a conduzione familiare, ma un po' vi spiace scriverlo perchè puntate ad una multinazionale, allora piuttosto che citare br...iefing e br...ainstorming e altre br...utte simili parole, meglio scrivere che eravate così pochi che il principale (bella espressione purtroppo in decadenza) offriva the e biscotti durante gli incontri... Questo si che è personalizzare per non farsi dimenticare!
Personalizzare il cv, per me, significa ad esempio, dare uno spazio ed una visibilità diversa alle informazioni.
Aggratisse! nell'ordine:
1. Se siete neolaureati o cercate un primo lavoro allora le informazioni relative alla formazione vanno in prima pagina, subito dopo i dati anagrafici;
2. Se invece qualche lavoro l'avete già fatto, avete superato i trent'anni e le ragazzine per strada vi chiamano signora/signore, allora no, non è proprio il caso di proporre in prima pagina una laurea vecchia di dieci anni, meglio spostare la formazione in coda e mettere in rilievo le esperienze professionali svolte.
3. Se avete fatto tanti lavoretti diversi, piuttosto che cancellare le voci perchè vi sembrano inutili, cercate di aggregarle creando dei sommari, servirà a fare chiarezza e a presentarvi come flessibili e dinamici.
4. Man mano che il curriculum prenderà corpo, i lavori si succederanno (ottimismo, accadrà!), allora a poco a poco potrete omettere le info meno utili, togliendole in base al destinatario del vostro cv.
5. Via libera a caratteri diversi,colori, intestazione personalizzata, una foto, qualche commento! Insomma si, per una volta ascoltiamo gli inglesi e personalizziamo, ma senza eccedere (a meno che non vi dobbiate candidare ad un posto di grafico creativo).
Non so dare modelli, ma si accettano richieste di pareri...!
PS. Qualche tempo fa si parlò del curriculum geneticamente modificato di qualche ministro, ricordo che fu duramente criticato e per un po' tutto il Paese ci rise sopra. Meditate gente, meditate...
PPS. Da quando ho aperto il blog molte persone, amici e sconosciuti, mi hanno chiesto un post con consigli e la mia opinione sul formato di cv da adottare e su come scrivere un buon cv. Pensavano avrei dato una risposta seria a questa richiesta, pensavano avrei affrontato con competenza e professionalità l'argomento... Come avete potuto leggere, si sbagliavano! Perchè non ho la competenza e la professionalità necessarie per farlo, ma soprattutto, ormai lo sapete, non ho la serietà richiesta...!
Lo spunto è (ri)nato dalla lettura di un articolo di Repubblica di qualche giorno fa: http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/07/19/news/curriculum_blog-19304635/index.html?ref=search,
"Addio vecchio curriculum: per un lavoro meglio il blog". In un titolo, una combinazione delle tre parole che hanno fatto nascere 104curriculum: blog, lavoro, curriculum!
Secondo uno studio inglese (ma quanto studiano gli inglesi!? Esce uno studio inglese al giorno su qualsiasi argomento!) un po' ironico un po' serio , il curriculum formato europeo schematico ed omologato non funziona più, meglio personalizzarlo e avere una buona visibilità sui social network.
In linea di massima sono d'accordo con gli inglesi che, d'altra parte, riprendono un assioma difficilmente criticabile e forse neanche tanto nuovo (si sentiva proprio il bisogno di questo studio, che ha rivelato verità scomode e aperto nuove prospettive).
Sulla visibilità della propria immagine online diremo altrove, ora pensiamo al buon vecchio cv.
A me quel "personalizzare il proprio cv" mi pare abbastanza controverso (a-me-mi non si può dire, tantomeno scrivere, a meno che tu non sia Camilleri-che-si-prende-la-licenza-letteraria-per-far-esprimere-i-suoi-personaggi-esattamente-come-parlerebbero-se-fossero-reali. Non sono Camilleri, ma la licenza me la prendo ugualmente).
Con quel personalizzare 'sti genialoni inglesi intendono non tanto di adottare grafiche accattivanti o esprimere al meglio le informazioni contenute, no, loro consigliano di arricchire il proprio cv condendolo di dettagli non proprio reali, esattamente di "arruffianarlo"... Bravi! Bravi gli inglesini! Insegnamo ai ragazzi che a bluffare si vince, bravi!
No ragazzi, no: se lo stage è durato tre mesi, allora è durato tre mesi e si scrive che è durato tre mesi. Se l'azienda era piccola e a conduzione familiare, ma un po' vi spiace scriverlo perchè puntate ad una multinazionale, allora piuttosto che citare br...iefing e br...ainstorming e altre br...utte simili parole, meglio scrivere che eravate così pochi che il principale (bella espressione purtroppo in decadenza) offriva the e biscotti durante gli incontri... Questo si che è personalizzare per non farsi dimenticare!
Personalizzare il cv, per me, significa ad esempio, dare uno spazio ed una visibilità diversa alle informazioni.
Aggratisse! nell'ordine:
1. Se siete neolaureati o cercate un primo lavoro allora le informazioni relative alla formazione vanno in prima pagina, subito dopo i dati anagrafici;
2. Se invece qualche lavoro l'avete già fatto, avete superato i trent'anni e le ragazzine per strada vi chiamano signora/signore, allora no, non è proprio il caso di proporre in prima pagina una laurea vecchia di dieci anni, meglio spostare la formazione in coda e mettere in rilievo le esperienze professionali svolte.
3. Se avete fatto tanti lavoretti diversi, piuttosto che cancellare le voci perchè vi sembrano inutili, cercate di aggregarle creando dei sommari, servirà a fare chiarezza e a presentarvi come flessibili e dinamici.
4. Man mano che il curriculum prenderà corpo, i lavori si succederanno (ottimismo, accadrà!), allora a poco a poco potrete omettere le info meno utili, togliendole in base al destinatario del vostro cv.
5. Via libera a caratteri diversi,colori, intestazione personalizzata, una foto, qualche commento! Insomma si, per una volta ascoltiamo gli inglesi e personalizziamo, ma senza eccedere (a meno che non vi dobbiate candidare ad un posto di grafico creativo).
Non so dare modelli, ma si accettano richieste di pareri...!
PS. Qualche tempo fa si parlò del curriculum geneticamente modificato di qualche ministro, ricordo che fu duramente criticato e per un po' tutto il Paese ci rise sopra. Meditate gente, meditate...
PPS. Da quando ho aperto il blog molte persone, amici e sconosciuti, mi hanno chiesto un post con consigli e la mia opinione sul formato di cv da adottare e su come scrivere un buon cv. Pensavano avrei dato una risposta seria a questa richiesta, pensavano avrei affrontato con competenza e professionalità l'argomento... Come avete potuto leggere, si sbagliavano! Perchè non ho la competenza e la professionalità necessarie per farlo, ma soprattutto, ormai lo sapete, non ho la serietà richiesta...!
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