Mi piace controllare spesso le statistiche di blogger per cercare di capire chi sono i lettori, quali sono i post preferiti, a che ora leggono il blog, da quale sito ci arrivano. Il dato che preferisco seguire è la provenienza geografica di chi legge "104curriculum"; la maggior parte di voi si connette dall'Italia, ma ogni giorno vengo sorpresa da nuove provenienze: ogni tanto appaiono isolati e sparuti lettori da posti lontani come Mauritaria, Cile, Nigeria, Dubai, Giappone, Indonesia; sono tantissimi quelli che si collegano dall'Europa (Germania e Inghilterra soprattutto), dagli Stati Uniti e, ultimamente, dalla Russia.
So che in molti casi potrebbe trattarsi di semplici rimbalzi di server e magari a leggermi assiduamente sono i vicini del palazzo di fronte, però mi piace anche pensare che davvero molti di voi siano dall'altra parte del mondo a vivere la propria vita diversissima dalla mia e fermarsi ogni tanto a leggere le avventure comiche e le riflessioni di una precaria qualunque. Mi piacerebbe conoscere qualcosa di vuoi, sapere chi siete, qual è il vostro lavoro, i vostri sogni, la vostra famiglia, le novità che vi aspettate e la noia dalla quale vorreste fuggire. Scrivete un commento qui, raccontando la vostra storia per costruire un ideale libro dei lettori di 104curriculum!
Vi aspetto!
Benvenuti!
13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!
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sabato 29 dicembre 2012
mercoledì 11 luglio 2012
Cervelli e cuori in fuga
Ogni volta che politici e professoroni con minimo 40 anni di carriera devono (devono, perchè non vorrebbero, ma sono costretti a farlo dall'opinione pubblica e da un contesto sociale che urla giustizia) parlare dei tanti ragazzi italiani emigrati all'estero, che sia Europa o oltre, alla ricerca della realizzazione professionale che nel nostro Paese manca, i suddetti partono con statistiche, numeri, elenchi, tematiche, analisi fredde e decontestualizzate.
Quello che mi incuriosisce di più in queste storie, invece, è proprio il contesto affettivo che viene trascurato da larghissima parte degli studiosi ma costituisce in realtà la particolarità di ogni storia, quell'insieme di emozioni del prendere e lasciare, del cambiare e del mantenere, del ricordare e prospettare che sono la leva principale della partenza.
Ci pensavo l'altra sera, mentre ascoltavo "Crossroads" il cd di Paolo Tomaselli, giovane e bravissimo chitarrista che ha lasciato Milano - e una Italia forse ancora troppo restia alla musica emergente - per la blinding New York (potete ascoltarlo a questo link http://paolotomaselli.bandcamp.com/album/crossroads). Il suo jazz fresco, profondo ma non pesante porta con sè tutti i colori della memoria e del percorso di chi, per scelta o per necessità, ha deciso di partire, di aprirsi a nuovi orizzonti, di guardare nuove luci e ascoltare rumori e suoni di città inesplorate. C'è malinconia ed entusiasmo, c'è profumo di cucina mediterranea e di tecnologia della Silicon Valley, ci sono le Alpi in lontananza e Central Park sotto ai piedi, c'è quello che si era e quello che si vorrebbe essere e i suoi progetti e i suoi sogni rappresentano, fra melodie e armonie nuove e originali, quelli di tanti ragazzi che provano a realizzare un pezzo di sè.
La sfida di Paolo, poi, è ancora più importante, visto che sta provando a mordere la Grande Mela direttamente al cuore della sua cultura musicale.
Lasciamo da parte numeri e statistiche e pensiamo davvero a questi ragazzi, alla loro sfida, alle loro emozioni. Tutti noi che siamo rimasti qui diamoci da fare per rendere l'Italia tutta un posto migliore per chi ci vive e facile da difendere per chi dall'estero fa di tutto per mantenerne alto il nome.
lunedì 28 marzo 2011
Pranzo di lavoro - Basta poco
Basta mettere a bollire patate e uova, lasciare raffreddare e domani mattina tagliare a pezzi e condire con sale e olio (e aceto, a chi piace).
L'unico elemento di complessità di una bella insalata di patate e uova (leggera-ma-nutriente) è legato essenzialmente a tre fattori:
1) La vostra fame atavica media e il picco che raggiunge dopo un paio d'ore di esaurimento lavorativo;
2) Quel vestito troppo desiderato dentro al quale dovete necessariamente stare prima dell'arrivo di giugno;
3) La presenza o meno, sul vostro posto di lavoro, di un "Assaggiatore Professionista".
L'Assaggiatore Professionista è colui con il quale si svolge di solito il seguente dialogo:
TU: ne vuoi?
AP: no, grazie (nelle varianti "no grazie, sono a dieta" e "no grazie" con sorrisetto languido).
TU: neanche un assaggio?
AP: no, nooo...
TU: eddai, assaggia!
AP: e va bene va, assaggio!
Appena il tempo di porgergli la forchetta e lui/lei si è già calato tutto!
Secondo le statistiche in Italia ci sarebbe almeno un Assaggiatore Professionista ogni due abitanti...
Dunque, se lavorate in una qualunque sede da Aosta ad Agrigento e avete tanta fame, mettete a bollire almeno 8 patate grandi e 3 uova.
Se, invece, mirate al vestito... Mangiatevi una bella lattughina cruda e vedrete che l'AP non vi degnerà di uno sguardo!
L'unico elemento di complessità di una bella insalata di patate e uova (leggera-ma-nutriente) è legato essenzialmente a tre fattori:
1) La vostra fame atavica media e il picco che raggiunge dopo un paio d'ore di esaurimento lavorativo;
2) Quel vestito troppo desiderato dentro al quale dovete necessariamente stare prima dell'arrivo di giugno;
3) La presenza o meno, sul vostro posto di lavoro, di un "Assaggiatore Professionista".
L'Assaggiatore Professionista è colui con il quale si svolge di solito il seguente dialogo:
TU: ne vuoi?
AP: no, grazie (nelle varianti "no grazie, sono a dieta" e "no grazie" con sorrisetto languido).
TU: neanche un assaggio?
AP: no, nooo...
TU: eddai, assaggia!
AP: e va bene va, assaggio!
Appena il tempo di porgergli la forchetta e lui/lei si è già calato tutto!
Secondo le statistiche in Italia ci sarebbe almeno un Assaggiatore Professionista ogni due abitanti...
Dunque, se lavorate in una qualunque sede da Aosta ad Agrigento e avete tanta fame, mettete a bollire almeno 8 patate grandi e 3 uova.
Se, invece, mirate al vestito... Mangiatevi una bella lattughina cruda e vedrete che l'AP non vi degnerà di uno sguardo!
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