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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


giovedì 11 dicembre 2014

Divisione del lavoro

A me oggi sembra che il vero discrimine nel lavoro in Italia stia fra chi ha un contratto di lavoro dipendente, pubblico o privato che sia, e chi no. Nel "chi no", includo tutti gli atipici di questo Paese atipico, incastrati in sigle ridicole quali sono tutte le declinazioni del Co.Co., includo la (S)Partita IVA people, gli stage e le prestazioni occasionali.

A me oggi sembra che siamo due popoli che occupano lo stesso suolo: parliamo linguaggi diversi, viviamo vite diverse, abbiamo orizzonti diversi.

A me oggi sembra che difficilmente proveremo a cedere il triste scettro di legno e la corona di latta che spetta a chi vince la gara del più sfruttato, più sottopagato, più deluso.

A me oggi sembra che difficilmente ci capiremo. Mi sembra che per entrambi i gruppi le proprie ragioni sono più ragioni.

Alcuni di noi proprio non riusciremo mai a capire cosa significa vivere a pieno un diritto, se questo è dato da contratto; semplicemente perchè non lo abbiamo mai avuto e quindi non sapremmo come gestirlo.

Altri da noi, però, proprio non riusciranno mai a capire che per diritto e per capriccio sono due motivazioni profondamente diverse, cambiano il senso delle cose, la percezione dello spazio intorno a sè.
Riflettere su questa profonda differenza ci porterebbe a capire che Copernico non ha studiato invano.