Cosa fare quando il contratto, alla voce "mansioni", è pieno di espressioni generiche del tipo assistenza, supporto, coordinamento? Cercare rimedio! E di corsa! A leggersi sembra infatti il contratto più bello del mondo, pensi che dovrai ogni giorno scambiare le tue opinioni con persone competenti e appassionate, firmi baldanzoso con tale ottimismo e fiducia che Heidi a confronto l'associate alla musa dei Black Sabbath.
Passano i giorni - non tantissimi, ma abbastanza da convincerti di averci visto giusto - e tutto fila liscio, come previsto: incontri persone effettivamente capaci e competenti, le colleghe sono simpatiche, ti muovi in un ambiente stimolante e propositivo.
Fino a quando non arriva lei, la persona che non avresti potuto prevedere nemmeno con il maggiore sforzo di fantasia o il migliore software di pianificazione aziendale. Non vi dirò se uomo donna, se giovane o anziano: è talmente vicino al nulla che nulla cambierebbe a saperlo.
Arriva, e lo scambio di opinioni si trasforma nel dire tu quello che dovrebbe uscire dalla sua testa dato il suo ruolo, facendolo peraltro con le parole più diplomatiche che conosci (e considerato il mio scarso livello di diplomazia, sarebbe meglio dire "le parole più diplomatiche che non conosci, ma inventi con scarso risultato").
Arriva, e lo scambio di opinioni diventa un passaggio di tuoi documenti e file redatti con senso critico e applicazione, esattamente quei due strumenti di lavoro che lo leggi sulla sua faccia che non li ha mai conosciuti.
Arriva, e pensi "me lo potevano dire prima"...
Ma il lavoro - come la vita - va così, cari miei ascoltatori di consigli regalati aggratisse!
E allora, poiché il mondo non è sempre come ce lo aspettiamo e Haidi sappiamo benissimo che è pura invenzione, il consiglio è: organigramma e informazioni prima di tutto!
Se il lavoro vi piace, mai rinunciarvi per qualche elemento scomodo, ma almeno arrivate preparati al peggio!