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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


mercoledì 27 aprile 2011

Pranzo di lavoro - Tracce d'infanzia felice

Un semplice impasto che arriva da molto lontano: basta sbattere un uovo, impastare con pangrattato, grana grattugiato, prezzemolo, aglio tritato finissimo e sale. Se volete, aggiungete un po' di latte per ammorbidire.
Create una polpettona piatta e friggete, buona da consumare sia tiepida che fredda, perfetta con l'insalata di pomodoro.
Che ne pensate? Niente di prelibato o particolare, ma per me è una ricetta "del cuore", legata alla mia felicissima infanzia.
I miei genitori (due insegnanti con mutui e quattro figli) non avevano di che scialare in ostriche e champagne, eppure non ho mai avuto ombre di problemi e difficoltà, e questa ricetta - la più economica che conosca - per me era il pasto più desiderato, forse proprio perchè non ne ho mai valutato l'aspetto 'povero'.
In qualche modo secondo me il pesce d'uovo ha qualcosa da condividere con "La vita è bella" di Roberto Benigni. Quel capolavoro si basa su due grandi temi: la più grande tragedia umana nella storia e la più grande prova d'amore, la spensieratezza di un bambino a qualunque costo.
Ecco, qui ci sono io, e il desiderio infantile di mangiare una frittellona fatta con poco!

domenica 24 aprile 2011

Lavoro in festa

Durante le feste natalizie non avevo un lavoro, quindi per me non hanno significato stare a casa da lavoro e riposare. A tratti mi sono sentita un'impostora (come dicono all'Accademia della Crusca) di festa, come se, nella mia condizione di momentaneamente-non-occupata non avessi alcun diritto di festeggiare e, soprattutto, di riposare...
L'aspetto peggiore è stata la compagnia costante del pensiero di non avere un lavoro al quale tornare finite le feste. Intorno a me, passato capodanno, era tutto un triste countdown verso l'odiato rientro, come se ad aspettare centinaia di persone, lunedì 10 gennaio 2011, ci fossero soltanto problemi, lamentele, corse da fare e obblighi da rispettare. Tale era il fastidio dimostrato all'idea di tornare al proprio lavoro, che nella mia mente i colleghi di lavoro di amici e parenti sembravano essere diventati tutti torturatori pronti a mettere in atto le migliori raffinatezze, loschi individui da cui guardarsi e stare alla larga il più possibile...
Ho osservato tutto questo lamentarsi come fossi dietro una sottile pellicola trasparente, cercando di capirne il perchè, e ovviamente non ci sono riuscita. Dal canto mio desideravo come un regalo sotto l'albero "solo" un lavoro da riprendere, dei colleghi con i quali ritrovarmi, un capo al quale fare riferimento in maniera serena e costruttiva. Niente, nemmeno la befana ci ha pensato! Spesso avrei voluto gridarlo questo mio stupore, dire "lo prendo io il tuo posto di lavoro"!
Oggi, per fortuna, il mio umore è ben diverso: martedì mi aspettano una scrivania piena di carte in una stanza luminosa, nuove persone con le quali discutere, vecchie questioni da sistemare, la macchinetta del caffè, faldoni da riordinare e tanto altro, ma ne sono felice.
Sto utilizzando questi giorni per riposare, per passare più tempo con gli amici, per riflettere con calma, provare i vestiti della nuova stagione, sono sicuramente bellissime giornate... Però mi fa stare tranquilla sapere che arriva martedì e si torna al lavoro.
E poi che strano vedere tanta gente vivere così male il proprio lavoro, collocarlo in un posto esattamente agli antipodi rispetto al divertimento, come un dovere da svolgere che non prevede alcun risvolto positivo...
Dovremmo ricordarci più spesso con semplice umiltà, soprattutto in questi mesi di crisi lavorativa per tanti, che forse le vite di tutti noi andrebbero meglio se sapessimo trovare del buono anche nel lavorare e che la fine delle ferie è un ridicolo dramma di nessun conto se guardato con l'amarezza senza pari che veste gli occhi, la mente e il cuore di chi non ha un lavoro.

giovedì 21 aprile 2011

Pranzo di lavoro - I tre amici

I tre amici inseparabili in cucina sono melanzana, zucchina e peperone. Fateci caso: camminano sempre insieme! Dove c'è una melanzana che frigge, ci sono gli altri due subito pronti per realizzare la caponata; se metti il peperone sott'aceto, dopo che fai? Non la metti la melanzana sott'olio? Per forza! E la zucchina bollita di che sa? Di niente! Ma se fai bollire pure la melanzana e triti insieme la polpa di entrambe, già è un'altra storia...
Insomma, è così, che vi piaccia o no, vanno sempre insieme... Anzi, fatevelo piacere, perchè il consiglio di oggi riguarda loro.
Prendete un bell'esemplare di ciascun ortaggio (che bella parola ortaggio, sa di fresco, sano, terrigno e nutriente), sciacquatelo mantenendo la buccia. Le donne del gruppo (melanzana e zucchina) vanno affettate per la lunghezza senza andare troppo per il sottile, l'uomo va lasciato intero. I più fortunati di voi useranno la brace, gli altri la piastra sui fornelli; il risultato non sarà uguale, la brace da tutto un altro sapore, e qui sta la diversa fortuna... Pazienza, piastrari, voi vi ritroverete meno attrezzi da pulire!
Insomma, grigliate le fette e il peperone intero come potete. Quest'ultimo mettetelo in un sacchetto di carta a raffreddare e poi toglietegli la buccia.
Condite in libertà di sale, olio, aglio e origano e mangiate in abbondanza, si sa che non fanno ingrassare!

Un consiglio ed una riflessione:
Consiglio:  abbiate amore per i vostri capelli, copriteli con una fascia o un foulard, altrimenti profumeranno di ortaggi per settimane!
Riflessione: vero è che la parte femminile del tris viene fatta a fettine, e questa sembrerebbe la vittoria della parte maschile di lettori, ma volete mettere la soddisfazione di prendere un essere di genere maschile (per comodità chiamato peperone), soffocarlo con un sacchetto e poi spellarlo!? Raffinatezze da donna che la buona cucina impone... Buon pranzo!

domenica 17 aprile 2011

Tutto quello che non è lavoro

Tutto quello che non è lavoro è svegliarsi la mattina e non sapere come trascorrere la giornata, infrangendo sogni già stanchi. Tutto quello che non è lavoro sono alibi, scuse, rimandi.
Sono padri e padrini che non vorresti e che non hai cercato, ma che ti inseguono ovunque, perchè hanno in tasca la soluzione, almeno fino alle prossime elezioni.
Sono pubbliche discussioni su un dramma privato.
Sono salotti da frequentare prendendo un permesso dal lavoro.
Sono famiglie che vedono giustizia per figli, mariti, fratelli morti di lavoro.
Non è lavoro lasciare soli giornalisti coraggiosi e soldati indifesi.
Tutto quello che non è lavoro è far passare per lavoro ciò che fuori da qui, nel mondo, non è considerato lavoro, ma definito volontariato.
Non è lavoro fare i parlamentari due ore a settimana, non è lavoro aspettare i clienti in una bottega riscritta dal sisma con calligrafia stentata. Non è lavoro lasciare le strade incomplete, le piazze vuote e le menti libere solo di espatriare (e spesso neanche quello).
Tutto quello che non è lavoro è l'optional che è diventato il lavoro, è qualcosa per cui offrono consolazione e mai soluzione.
L'assunzione per un mese, l'assenza di sostegni, un welfare per privilegiati: tutto questo non è lavoro.
E dire che è così semplice definire il lavoro: dignità.

mercoledì 13 aprile 2011

Pranzo di lavoro - W surgelati e affini!

Comprate due rotoli di pastasfoglia, preferibilmente tonda, e preferibilmente pensando "intanto la prendo, poi sempre trovo il modo di utilizzarla". Dimenticate di utilizzarla seguendo la ricetta "torta dolce" che si trova sempre sulla confezione e ascoltate me, conservatela. Adesso, che non sapete cosa portarvi da mangiare in ufficio domani, è arrivato il suo momento.
Se è sugelata scongelatela, se è di quella fresca lasciatela stare così com'è.
Prendete 8/10 cubotti di spinaci surgelati e cuoceteli per qualche minuto, finchè l'acqua non sarà diventata verde e le foglie avranno assunto quell'aspetto tipo alga, decisamente più naturale del cubotto. Fate bollire le immancabili 2/3 uova.
Spinaci scolati e strizzati + formaggio tagliato a dadini + uova a pezzi = riempimento.
Pastasfoglia bucherellata con la forchetta = base e copertura (per gli uomini: leggermente bucherellata con la forchetta, non crivellata di colpi).
Mettete quindi in quest'ordine (pastasfoglia-riempimento-pastasfoglia) tutto in una teglia tonda, cuocete nel forno secondo le iscrizioni che trovate sul cartoncino della pastasfoglia e avrete fatto la vostra torta salata leggera-ma-nutriente (e vegetariana).

State pensando: potevamo farlo anche da soli... Eh già, avete ragione! Ma è proprio questo il bello di questa rubrica: starvi vicini in pausa pranzo con amene inutilità! Buona mangiata!

venerdì 8 aprile 2011

Nuovi bilanci

Nuovi bilanci, nuovi numeri, nuove strade.13/20... Eh si, la superstizione è una scienza esatta, proprio il 13 è stato il mio numero fortunato!
Rapidissimo (lo ricordate...? In due giorni invio-colloquio-richiamo) ha sbaragliato tutti e mi ha portato un bellissimo lavoro, project management nel settore culturale!
Come se la primavera mi fosse esplosa dentro, ho una carica di energia e di entusiasmo che metà basterebbe per organizzare la biennale di Venezia!
Ho ancora quella forza che ti serve quando dici 'si comincia', come suggerisce il buon emiliano...
La domanda ovviamente adesso è: e ora? Cosa raccontare? Chiudere o continuare?
Rispondendo al sondaggio proposto, l'80% di voi lettori mi ha chiesto di continuare raccontando le mie avventure sul posto di lavoro (per poter ridere delle mie comiche quotidiane!), altri di continuare ad inviare curriculum, altri di cambiare argomento, una persona ha chiesto di chiudere...
Raccontare il percorso delle mie emozioni, iniziato inviando i cv e adesso riversato nel sorriso largo e sgangherato (per chi non lo sapesse, non ho due denti messi uno in fila con l'altro, sono 32 e ognuno fa stato a sè...) con cui ogni mattina saluto i nuovi colleghi è a sua volta un'emozione troppo positiva, allegra e liberatoria per lasciarla finire... E le parole poche e timide di chi - amici, conoscenti e sconosciuti - mi trasmette ogni giorno solidarietà e comprensione, gli stessi sentimenti che dice di ritrovare nei miei racconti, sono parole troppo forti per decidere di privarmene...
Più di 3.200 contatti in 2 mesi e mezzo... Una media di 50 persone al giorno che si collegano al blog per leggere le novità, commentare, rileggere vecchi post... Una comunità affettuosa, che gira intorno a parole che non sono più mie ma di tutti quelli che le leggono e ricevono, non merita il silenzio...
E così si continua....
Da quando esiste 104curriculum ho iniziato a conoscere un mondo nuovo per me, quello dei blog.
Ne esistono milioni al mondo, centinaia di migliaia solo in Italia. Ci sono blog importanti, di giornalisti e opinionisti seguiti più dei giornali, capaci di influenzare pure le scelte della Casa Bianca. Ci sono blog di moda, di cucina, sugli animali e sulla mia adorata Inter... Blog personali, curatissimi e aggiornati al minuto, e blog trascurati, diari aperti e mai più riscritti o riletti...
Ho letto da qualche parte che chi apre un blog personale con un progetto troppo preciso e razionale in media dopo un paio di mesi lo chiude, e che chi lo avvia in un momeno di forte spinta emotiva solitamente smette di scrivere già dopo pochi giorni.
104curriculum non è nè l'uno nè l'altro (anche in questo ribalto le regole e le personalizzo!), è un blog con un progetto ben preciso, ma scritto soprattutto col cuore e il cuore, si sa, ha spinte, percorsi, immotivazioni, sorrisi e sacchi pieni e vuoti tutti suoi, io non posso che continuare...

E poi, ragazzi, lasciatemi sognare di poter un giorno volare accreditata sull'Air Force One con Obama!

giovedì 7 aprile 2011

Pranzo di lavoro - Chi non saprebbe...?

Mettere a bollire il riso, scolarlo e bloccare la cottura con acqua fredda? Aprire un barattolo di condimento per insalata di riso e versarlo col il riso in una ciotola? Aprire due scatolette di tonno e versare anche quelle?
Chi non saprebbe farlo? E aggiungere l'indomani mattina del pomodoro fresco tagliato a pezzettini, che da gusto, freschezza e leggerezza?
Chi non saprebbe farlo...? Chi non saprebbe farlo, non è adatto a questa rubrica! In 20 minuti avete risolto il problema pranzo di lavoro!

sabato 2 aprile 2011

Curriculum n. 20

Questo è importante!
Il Curriculum n. 20 se n'è andato verso un'agenzia di organizzazione eventi... Di convegni ne ho seguiti tanti, vediamo se li convinco!
20: data di nascita del blog, cifra tonda... A breve seguirà bilancio del secondo mese di vita del blog e... una grande novità.
A presto!