Cos'è che rende una squadra vincente? Ultimamente mi sono trovata ad osservare il lavoro di team così diversi per ambito lavorativo, storie e personalità, da trovare difficilmente il punto in comune fra loro, anche se mi sembrava, guardando un gruppo, di vederne un altro all'opera in tutt'altra attività ma con le stesse dinamiche.
Mi pare che per rendere vincente un team ci vogliono anzitutto individui capaci, ma individualità non troppo spiccate, ci vogliono coraggio e pazienza, chi guida e chi segue.
Ci vuole chi fa il lavoro che non si vede, i protagonisti assoluti dell'operosità dietro le quinte e chi sappia essere ben rappresentativo. Ci vuole l'umiltà di riconoscere i propri limiti, l'onestà di ammettere che altri sono più bravi, la semplicità di mostrarsi per come si è, la faccia tosta di ammettere di essere i migliori. Ci vuole una scommessa, un obiettivo. Ci vuole il polso di chi guida e il senso critico di chi segue. In ogni caso ci vuole il contorno ed il contesto giusto, che aiutino ciascun elemento a sentirsi al posto giusto ed utile per il gruppo.
E alla fine e prima di tutto, ci vogliono testa e cuore.
Fra le persone che leggeranno questo post, tante potrebbero pensare che è rivolto a ciascuno di loro, che è adatto ad un qualunque difficile passaggio lavorativo di quando si lavora in gruppo. Io, come sempre, scrivo sperando che in tanti vi si possano rispecchiare, ma il post non è per nessuno in particolare.
Anzi, è per mio fratello Checco, che ovunque vada si fa ascoltare ed amare.
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