Il 31 gennaio sono stata chiamata per un incarico passato da abbastanza-impegnativo a bello-tosto quando mi hanno detto che la scadenza era il 15 di febbraio. Il committente mi disse, con quel mezzo sorriso di chi ti sta calando un pacco, "si tratta solo di un mezzo miracolo, Angela".
Giovedì mi manda una mail, c'è ancora qualcosa da fare e correggere su quel lavoro; beh, ha mandato una mail, se fosse stato urgente avrebbe telefonato, per cui penso che non sarà urgente... Rileggo la mail e la scadenza è le 7.00 dell'indomani mattina! Lo chiamo perplessa, altro mezzo sorriso, altra naturalezza nella voce: "Angela, ultimo piccolo miracolo"...
Ieri sera altra mail con ulteriori aggiunte in scadenza oggi! Il commento, neanche a dirlo, "almeno stavolta hai più tempo a disposizione per il miracolo".
Qua i dati da segnalare sono due:
1. Avrete notato che il pacco andava crescendo di giorno in giorno.
2. Con "Tu che non credi ai miracoli, ma li sai fare" il buon De Gregori intendeva tutt'altro.
Le osservazioni da fare, di conseguenza, sono due:
1. Sarà pure gratificante la stima dimostrata, ma un lavoro normale e i giusti tempi no, eh!?
2. Non credo ai miracoli e non ne voglio fare!
wow un'abilità in più da mettere sul 105°curriculum: MIRACOLOSA! Solo che così...il prossimo passo?
RispondiEliminami sa che ha preso il tuo nome un po' troppo alla lettera...
RispondiEliminaRagazze, che dire...? Alla prossima mail/telefonata non voglio neanche pensarci!
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