Racconta, racconta e racconta, domanda, scrive e domanda.
Domanda, risponde, narra dettagli, enumera cronostorie tenendoti sveglio fino alle tre di notte...
Non lo fa apposta, semplicemente per lui il mondo non si ferma mai, è un giornalista! Ha sempre una storia da riportare e non si rende nemmeno conto che tu alle tre di notte vorresti semplicemente dormire e non t'importa nulla delle politiche di sviluppo sostenibile per le foreste cambogiane o di altri similmente leggeri argomenti.
Fantastici gli amici giornalisti, persone sempre curiose, critiche, attente! Libere e oggettive!
Li riconosci fra mille, con quel piglio intraprendente e vagamente complottista, con quel sorriso deliziosamente malizioso di chi, mentre ti fa credere di ascoltare le tue banalità, in realtà pensa di estorcerti grandi segreti di stato (pensa), con quella goffaggine con cui nascondono microcamere sotto al bavero del cappotto...
Inseguono storie, più professionisti di certi investigatori privati e un po' meno apprezzati dei saggisti.
E ispirano tanta simpatia, quando dalle interviste tv vedi quanto sono magri e piccolini, schiacciati da ogni lato fra colleghi mastodontici e guardie del corpo di sottospecie di vip!
Certo, l'amico esperto di politiche del lavoro che quando ti incontra ti chiede i dettagli del contratto, insieme al cronista d'assalto che ti sciorina i nomi dei nuovi ministri e ti interroga sui rispettivi ruoli, seguito dall'esperto di economia che ti consiglia sicurisssssimi investimenti, tutti insieme potrebbero rendere la giornata un po' pesante, però è sempre bello avere accanto chi ti aggiorna su tutto, dai dettagli più stupidi agli avvenimenti più importanti.
Difficilmente potrei trovare giornalisti di gossip che mi possano aggiornare più delle amiche nei pomeriggi di spensieratezza, ma questo è un altro discorso...
Ci sono poi personaggi che non sono curiosi, critici, attenti, nè liberi nè tanto meno oggettivi, legittimati alla professione da una tessera presa chissà come, ma quelli si sa, non sono giornalisti.
I numeri del giornalista sono davvero tanti: 2, 3, 4 colonne, 21, 23, 25 righe, 7, 8, 9 euro per un articolo. No, scusate l'inesattezza: quest'ultimi, per essere precisi, non sono numeri da giornalisti, sono i numeri di giovani stagisti e bravissimi collaboratori ultraprecari che reggono le sorti di intere redazioni.
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