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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


venerdì 18 novembre 2011

Lezioni di nebbia, di ricchi e di poveri

Oggi ho imparato proprio un bel po' di cose, tutte attraverso la sperimentazione diretta, metodo empirico, direi!
Anzitutto ho imparato che non è vero che a Milano non c'è più la nebbia. Cos'altro era, allora, la nube bianca che mi ha sequestrata per circa due ore!? Cos'altro era, allora, quel nulla consistente che mi ha rubato qualunque riferimento sul territorio, che so, un palazzo, un pino secolare (l'hinterland milanese, si sa, pullula di pini secolari), una strada conosciuta...? Non è per caso la nebbia quell'agente atmosferico che ti fa giocare per ore ad "acqua-fuochino-fuoco" con l'imbocco dello svincolo giusto? Non è la nebbia che nasconde i cartelloni stradali? Potete immaginare la mia difficoltà, io che già quando c'è il bel nitore di primavera non riesco a leggere finchè non mi ci pianto sotto, figuratevi ieri... Ancora mi domando come non abbia scatenato tamponamenti a catena!
Insomma, non so come ammetterlo, ho girato a vuoto attorno a Rho-Pero senza trovare la via di casa per almeno un'ora e mezza...!
Che poi a me la nebbia piace: sè stessa e il suo contrario nello stesso momento, svela e rivela, protegge ed espone, ha una natura così poetica! La nebbia, altra cosa imparata ieri, magari ti nasconde le strade e le macchine, ma ti regala, talvolta, mezze confidenze delle persone, che magari ti raccontano progetti di vita, piccole preoccupazioni, sogni.
In tutto ciò poi, accompagnato il collega ad una fermata di metro di cui ignoravo l'esistenza e ritrovata la strada per casa, mentre ero presa dal non farmi trascinare via dalla strada o dai miei pensieri, mi sono resa conto che il meglio che passasse alla radio erano i Ricchi e poveri che stralciagolavano su "Mamma Maria", sound tanto caro alle persone con difficoltà di parola ("ma-ma-ma-ma-mma-ma-ria-ma" in certi casi è un vero conforto per passare inosservati), ed è lì che ho capito la Verità, come illuminata sulla strada di Damasco: certi evergreen ti accompagnano ovunque!

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