In Italia è notte, è ancora notte alle 9 del mattino.
Ci muoviamo come quando si è al buio, senza distinguere le forme, gli oggetti e le persone, sbattiamo l'uno contro l'altro, cerchiamo una strada alla cieca; nessuno sa bene dove andare, cosa fare, cosa lo aspetta nella prossima mezz'ora.
Gli occhi degli amici sembrano sospettosi, le mosse sono furtive, tutto è ombra nell'ombra. Siamo tutti così perplessi, che anche quando arriverà la luce ci troverà impreparati, che andiamo a tentoni su e giù perché ancora non ci sapremo muovere.
In Italia è notte, è ancora notte.
Tutto è informe nel buio. Io riesco a distinguere solo i ragazzi come me, giovani non più giovani dal futuro già anziano. Una nuvola nell'ombra, già dimenticati, sovrastati da altri problemi. Distinguo le famiglie con i figli appesi al collo e gli anziani sulle spalle, tanti Enea che si fanno carico dei propri padri. Distinguo titoli su titoli, accumulati con belle speranze. Distinguo la forza e la speranza, il sacrificio ed il sorriso, la sveglia la mattina presto e le nottate sui libri, il discount e il bricolage, le biciclette e i passeggini, la tecnologia e l'ecologia.
Li distinguo perché quella nuvola è bianca, luminosa, esplosiva. Si muove, si allarga e, nonostante il buio, sorride.
Si muove e cerca di trascinare tutto il resto, di andare avanti, di attirare e trasmettere energia, innovazione e forza.
Non è autosufficiente, non può resistere all'infinito. Ha bisogno di sostegno e di fiducia, ha bisogno d'aria e d'acqua per spumeggiare e crescere.
Non lasciateci soli nella nostra nuvola, non trascinateci nel vostro buio.
Nessun commento:
Posta un commento