A quanto pare il vero Capodanno è Ferragosto.
Sei in vacanza, ma pensi al rientro, il clima è nettamente stagionalizzato e desideri che si passi presto all'altro estremo, le riviste ti propongono vestiti adatti a mesi lontani, ovunque in giro leggi e senti di persone che fanno il bilancio dell'anno trascorso e si preparano per quello nuovo, con tanti buoni propositi per ricominciare a fare ciò che facevano o avviare nuove attività.
Mi muovo nella media, nella confortante massa (Angela perfetto pubblico da mass-media, ndr) e mi ritrovo a riflettere sul passato e sorridere al futuro.
Il pensiero sul passato, su quest'anno trascorso è complesso, articolato: ho cambiato città, lavoro, orari, alimentazione (purtroppo), colleghi. Gli amici non li ho cambiati, perchè quelli restano tali anche senza essere insieme, però ne ho trovato alcuni nuovi, regalati dalle mille novità nelle quali mi sono lanciata, mentre altri li ho ritrovati, restituiti da un passato naturalizzato presente dalla tecnologia. Non ho cambiato l'impazienza applicata a tutto e l'incostanza applicata alla palestra.
Il sorriso al futuro invece è quello di sempre: storto e irregolare, spontaneo, innato; semplice, ma non facile, ora che ci stanno costruendo un presente prossimo da evitare accuratamente, zeppo di vecchie novità: ci si deve abituare alla precarietà, al far da sè, all'arte di arrangiarsi; le donne avranno minori possibilità di far carriera (e comunque saranno sempre meno retribuite rispetto agli uomini). A queste si aggiungono nuove verità (o aspiranti tali): alcuni emeriti studiosi dicono che è più facile affermarsi e far carriera se si è antipatici e distaccati; altri emeriti studiosi sostengono che ai nostri giorni il guadagno è direttamente proporzionale alla bellezza: in altre parole, più si è belli più si guadagna, che non varrebbe solo se si fa la modella o quell'altra attività, ma anche per i lavori più comuni tipo panettiere e avvocato. Gli emeriti di cui sopra, è evidente, fanno scattare una preoccupata risata... Rido si, ma se avessero ragione loro?
Ora parliamo di sorriso al futuro, ma mettetevi nei miei panni: bassina, rotondetta, comica fino all'esilarante... Che ... c'avrò da ridere!?
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