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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


domenica 30 ottobre 2011

Dotazioni tecnologiche

Questo post ha il nobile scopo di sfatare due grandi miti sull'uso dello smartphone come strumento di lavoro.

Mito n. 1: "bello-lo-smartphone-si-gli-manca-solo-di-fare-il-caffè". Il mio blackberry, vecchiotto, passatissimo, ammaccato da mille cadute, avvilito da un software che ogni due per tre chiede di essere aggiornato, bloccato dal blackout di Blackberry che ha colpito l'universo interno, lui lo fa. Tecnicamente non prepara il caffè come fossa la moka di casa o la macchinetta del bar, ma da quando è affogato in una calda tazzina, emana un profumo così buono e fragrante che funziona meglio dei PocketCoffee. Eh si, il povero bb m'è caduto nel caffè! Che poi, essendo un bb vecchia classe buona tempra, ancora funziona! Riceve e manda segnali, l'unico problema è che il caffè asciugandosi ha creato uno strato morbido sotto ai tasti, che adesso, premendoli, non fanno contatto con il comando desiderato. In pratica funziona, ma non posso neanche schiacciare il tasto OK per ricevere la chiamata...
Garantisco però, torno a dire, che il profumo è buonissimo, l'aroma si sente 24 ore su 24, meglio degli spray per ambiente. Il mio bb, dunque, rappresenta una fase di passaggio, un momento evolutivo nel processo che va dal semplice telefono al multifunzione caffè incluso, e di questo sono molto orgogliosa.

Mito n. 2: "Poter-controllare-la-mail-ogni-minuto-mette-ansia": il bb di cui sopra ha vissuto con me per circa due anni e mezzo. Ha proprio vissuto, è il termine giusto, dal momento che mi ha trasmesso voci, pensieri, condiviso viaggi, arrabbiature, attese e speranze. Figuratevi che quella volta che l'ho portato all'assistenza per lasciarlo per circa un mese, ho tanto piagnucolato, fatto raccomandazioni e tentennato che l'opertore mi disse "signorina un telefono mi sta lasciando, mica un figlio"!
In due anni e mezzo di mail onnipresente, poter leggere la posta in tempo reale, vedere commenti e notifiche varie mi ha rassicurato tantissimo. Psicologi neanche troppo esperti diranno che dipende da un desiderio di controllo su tutto, mentre amici aggiornati diranno che sono workaholic (che brutta parola per dire malata di lavoro). tant'è che io mi ero abituata e stavo benissimo. L'ansia semmai lo smartphone te la fa venire quando non ce l'hai più, e sei pressato da non si sa cosa per correre a casa o in ufficio a leggere le novità sulla posta... Bello fare gli alternativi con il telefono vecchissima generazione di 29.90 €. bello avere l'alibi del "non vedo la posta" per evitare di lavorare troppo, bello non perdere due ore per registrare un numero, bello si, ma... Quanto mi manchi, Blackberry!

Tutto questo, amici, per dirvi (aprire bene le orecchie): ho perso i vostri numeri e non leggo più la posta in diretta!
Sfatiamo insieme il Mito n. 3: "Una-volta-opersa-la-rubrica-del-telefono-non-è-possibile-recuperare-tutti-i-contatti"!

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