Difficoltà sul lavoro se ne incontrano ogni giorno: colleghi inadeguati, referenti sempre in ritardo sui tempi, diversi modi di vedere e di pensare, metodologie talvolta opposte per raggiungere lo stesso obiettivo. La situazione in sè non sarebbe neanche tanto grave, è un po' tutta la vita ad andare così... Con il risultato, nel 97% dei casi, che si arriva la sera così stanchi ed esauriti che certi giorni neanche le repliche del telefilm preferito bastano per scaricare la tensione accumulata.
Ironia a parte, il rischio che si corre è che banali problemi sul lavoro s'ingigantiscano ad ogni metro percorso per tornare a casa, diventando qui bolle pronte ad esplodere addosso ai malcapitati o, peggio, pronte ad implodere dentro un silenzio rabbioso, che a sua volta prima o poi andrà a scaraventarsi da qualche parte.
Il nodo è proprio questo: piaccia o no, il lavoro resta una delle attività principali delle nostre giornate; se non lo è anche in termini di coinvolgimento emotivo, di sicuro lo è per il tempo che gli dedichiamo, in un rapporto tempo lavoro/tempo libero che a fatica sta in equilibrio, soprattutto se sei giovane e precario (rarissimo oggi)...
La professoressa di lettere del ginnasio (18 ore settimanali di ordinaria follia, ma le dobbiamo tanto) al primo giorno di scuola ci disse che nei due anni successivi avremmo passato più tempo con lei che con i nostri genitori (promessa? Minaccia?), che capovolto significava che lei per lavoro passava più tempo con noi che con i suoi figli...
Gli esperti chiamano questo complesso rapporto "work life balance", io so solo che è difficile da gestire ma fondamentale, per non mandare all'aria le proprie giornate giusto per qualche sfuriata in riunione.
Il problema è ampio e complicato, per cui non posso che consigliarvi - Aggratisse! - di valutare quella che è stata la mia personale soluzione: creatività! Perchè il lavoro non vi corroda, nè vi venga in mente di mollare, createvi altro lavoro, magari sognando e ragionando su quello che da sempre sta in fondo alla vostra scatola dei desideri. Forse riuscirete a costruire pian piano qualcosa di concreto, i sogni prenderanno forme delineate e saprete come muovervi nella realtà. Forse non riuscirete a realizzare molto, ma averci provato e pensato vi avrà almeno un po' sollevato dalle seccature quotidiane.
Aggratisse! - Consiglio nel consiglio: cominciate a realizzarla davvero, la vostra scatola dei sogni. Prima conteneva scarpe (belle e col tacco), biscotti, un gioco da tavola; ora, con un po' di carta colorata, nastri e creatività contiene ritagli di giornali e riviste, biglietti da visita, foto, post-it e appunti dei vostri nuovi sogni di lavoro!
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