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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


domenica 24 aprile 2011

Lavoro in festa

Durante le feste natalizie non avevo un lavoro, quindi per me non hanno significato stare a casa da lavoro e riposare. A tratti mi sono sentita un'impostora (come dicono all'Accademia della Crusca) di festa, come se, nella mia condizione di momentaneamente-non-occupata non avessi alcun diritto di festeggiare e, soprattutto, di riposare...
L'aspetto peggiore è stata la compagnia costante del pensiero di non avere un lavoro al quale tornare finite le feste. Intorno a me, passato capodanno, era tutto un triste countdown verso l'odiato rientro, come se ad aspettare centinaia di persone, lunedì 10 gennaio 2011, ci fossero soltanto problemi, lamentele, corse da fare e obblighi da rispettare. Tale era il fastidio dimostrato all'idea di tornare al proprio lavoro, che nella mia mente i colleghi di lavoro di amici e parenti sembravano essere diventati tutti torturatori pronti a mettere in atto le migliori raffinatezze, loschi individui da cui guardarsi e stare alla larga il più possibile...
Ho osservato tutto questo lamentarsi come fossi dietro una sottile pellicola trasparente, cercando di capirne il perchè, e ovviamente non ci sono riuscita. Dal canto mio desideravo come un regalo sotto l'albero "solo" un lavoro da riprendere, dei colleghi con i quali ritrovarmi, un capo al quale fare riferimento in maniera serena e costruttiva. Niente, nemmeno la befana ci ha pensato! Spesso avrei voluto gridarlo questo mio stupore, dire "lo prendo io il tuo posto di lavoro"!
Oggi, per fortuna, il mio umore è ben diverso: martedì mi aspettano una scrivania piena di carte in una stanza luminosa, nuove persone con le quali discutere, vecchie questioni da sistemare, la macchinetta del caffè, faldoni da riordinare e tanto altro, ma ne sono felice.
Sto utilizzando questi giorni per riposare, per passare più tempo con gli amici, per riflettere con calma, provare i vestiti della nuova stagione, sono sicuramente bellissime giornate... Però mi fa stare tranquilla sapere che arriva martedì e si torna al lavoro.
E poi che strano vedere tanta gente vivere così male il proprio lavoro, collocarlo in un posto esattamente agli antipodi rispetto al divertimento, come un dovere da svolgere che non prevede alcun risvolto positivo...
Dovremmo ricordarci più spesso con semplice umiltà, soprattutto in questi mesi di crisi lavorativa per tanti, che forse le vite di tutti noi andrebbero meglio se sapessimo trovare del buono anche nel lavorare e che la fine delle ferie è un ridicolo dramma di nessun conto se guardato con l'amarezza senza pari che veste gli occhi, la mente e il cuore di chi non ha un lavoro.

12 commenti:

  1. sante parole ! io pure sono felice di avere il mio "lunedì" che questa volta per fortuna è un martedi ! :)

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  2. Credo succeda perché chi lavora non riesce ad equilibrare il suo rapporto con la vita privata. Forse per paura di perderlo quel lavoro vista la crisi, riversa su di esso tutte le energie, soffrendo, allo stesso tempo (perché tutti proprio tutti ne abbiamo bisogno), non riesce a trovare spazio per andare dal parrucchiere, prendere il caffè con le amiche, guardare un film senza pensare a cosa fare, insomma dedicarsi alla vita privata. Nel prossimo numero di Walk on Job, parliamo proprio di work life balance e anche il sondaggio ha dimostrato che il lavoro fa la parte del leone. Io però apprezzo tantissimo questo post perché ho provato quello che tu dici...
    Mi stupisce molto il fatto che si parli di work lifa balance ossia equilibrio tra lavoro e vita, come se il lavoro non facesse parte della vita. Se ci pensi, è molto strano: chi ce l'ha, a volte non trova tempo per se stessa e pensa che quella non è vita, chi non ce l'ha, invece non riesce a godersi vacanze, lettura di libri, periodi di relax perché il primo pensiero è il lavoro.
    Io, personalmente, ho spento il blackberry di lavoro dove vedevo tutta la posta e devo dire che sto bene. Una cosa è accendere il pc, un'altra avere tutto a portata di mano, pure quando vai in bagno...Auguri, Angela! E vediamoci

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  3. @Gaia: in sintonia anche in questo!

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  4. @Cristina: bella l'analisi approfondita sul rapporto vita privata/lavoro, ho partecipato al sondaggio di Walk on Job e non vedo l'ora di leggere i risultati e gli approfondimenti. E condivido pure la tua osservazione "si parla di rapporto tra lavoro e vita, come se il lavoro non ne facesse parte integrante": mediamente al lavoro ci passiamo 8 ore al giorno, al netto del tempo che si trascorre per arrivarci, altre 6/8 in media le passiamo dormendo, ne restano 8/10 da dividere fra tutto il resto... Come si fa a non considerare il lavoro una parte importante della propria vita e cercare di affrontarlo in maniera positiva!?

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  5. E' davvero un enorme piacere leggerti...e, tra l'altro, riesci a mettere sempre su carta...ops su tastiera..dei concetti che alcuni di noi hanno sempre in testa ma difficilmente riescono a fare uscire in maniera così comprensibile..Complimenti e ben rientrata a lavoro!!

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  6. Grazie Francesco! Spero sia al lavoro anche tu!

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  7. Venerdi Santo la mattina alle otto mi incontra la mia vicina di casa davanti al box, mentre trafelata corro ad aprire il cancello per uscire con l'auto e mi dice "Sempre di corsa, eh! ma lavori anche stamattina? ma che barba eh?" e io serafica le dico "Ma si, lavoro volentieri, il mio lavoro mi piace e poi oggi faccio anche mezza giornata" e lei insiste "bhè però lavori un sacco, almeno oggi potevano lasciarti a casa"...chiudo il discorso augurandole Buona Pasqua nel caso in cui non ci fossimo più viste e mordendomi la lingua per non aggiungere altri commenti pronti pronti per partire dalla punta della lingua...dentro di me penso a come si possa esser così vuoti a riempirsi la bocca di certe frasi insensate, quando come lei si ha un marito di 45anni con due figlie giovani cassintegrato e a casa dal lavoro da oltre un anno...un marito che tutte le mattine si ingegna per come riempire la giornata e rendersi utile anche solo per il condominio dove vive...forse chi non ha mai lavorato il lavoro non lo apprezza, ma credo che chi il lavoro lo conosce, in fondo, anche se si lamenta, dentro di sè lo ama. Ciao Angeluzza, bellissimo post, che fa tanto riflettere. Elena

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  8. "Forse chi non ha mai lavorato il lavoro non lo apprezza, ma credo che chi il lavoro lo conosce, in fondo, anche se si lamenta, dentro di sè lo ama" è un pensiero che condivido in pieno. Non avevo dubbi che una super donna come te amasse il suo lavoro, nonostante la fatica, i sacrifici, i problemi... Grazie dei complimenti e della solidarietà! Un abbraccio.

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  9. Ti ho scoperta da poco, ma ti seguirò volentieri.
    Bellissimo post, condivido ogni parola.
    E spero di trovare presto anch'io il mio "martedì", o lunedì che sia, in cui alzarmi e pensare "oh, bello, oggi si lavora!".
    Senza lavoro, senza impegni e obbiettivi (belli o brutti, questo è relativo) si perde il senso di "vacanza" e "riposo".
    Ci vogliono entrambi.
    La razza umana è buffa: mediamente, ama lamentarsi, di quello che ha, di quello che non ha,di quello che potrebbe avere e non avere mai.

    Piacere di conoscerti Angela e... complimentissimi per il tuo nuovo inizio! :)

    Ila

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  10. Ciao Angela,come spiega bene il tuo post quel non dover stare in vacanza se non lavori...io sto proprio così, perennemente di corsa perché abbandonata da un lavoro per cui non mi sono mai sentita stanca, che mi dava la carica, una volta tornata a casa di ricominciare una nuova giornata soddisfatta della prima parte. Un lavoro che ho amato e amo con tutta me stessa.

    Mi fa molto piacere leggerti!!!
    k

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  11. @Ila: grazie dei complimenti! Ho guardato i tuoi blog, sei una bravissima illustratrice! Potremmo individuare un tema e svilupparlo insieme, io con le parole e tu con i disegni, che ne dici?
    Intanto ti auguro di trovare il tuo Lunedì e divertirti appieno nelle tue domeniche!

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  12. Cara Katia, sono contenta a vedere che ti piace leggere il blog, però un po' mi dispiace quando vedo che amici e lettori si riconoscono in alcuni post, perchè vuol dire che provano ansie e momenti bui che invece mi piacerebbe passassero presto...
    Spero anche per te arrivino presto un bel po' di lunedì faticosi ma belli, con il lavoro che non ti lascia un attimo, nel bene e nel male... E che arrivino anche tante domeniche di meritato riposo!

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