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13/104 è il numero magico, e ora? E ora è tutto da scoprire, sicuramente il meglio arriva da adesso in poi... Buona lettura!


mercoledì 11 luglio 2012

Cervelli e cuori in fuga

Ogni volta che politici e professoroni con minimo 40 anni di carriera devono (devono, perchè non vorrebbero, ma sono costretti a farlo dall'opinione pubblica e da un contesto sociale che urla giustizia) parlare dei tanti ragazzi italiani emigrati all'estero, che sia Europa o oltre, alla ricerca della realizzazione professionale che nel nostro Paese manca, i suddetti partono con statistiche, numeri, elenchi, tematiche, analisi fredde e decontestualizzate.
Quello che mi incuriosisce di più in queste storie, invece, è proprio il contesto affettivo che viene trascurato da larghissima parte degli studiosi ma costituisce in realtà la particolarità di ogni storia, quell'insieme di emozioni del prendere e lasciare, del cambiare e del mantenere, del ricordare e prospettare che sono la leva principale della partenza.
Ci pensavo l'altra sera, mentre ascoltavo "Crossroads" il cd di Paolo Tomaselli, giovane e bravissimo chitarrista che ha lasciato Milano - e una Italia forse ancora troppo restia alla musica emergente - per la blinding New York (potete ascoltarlo a questo link http://paolotomaselli.bandcamp.com/album/crossroads). Il suo jazz fresco, profondo ma non pesante porta con sè tutti i colori della memoria e del percorso di chi, per scelta o per necessità, ha deciso di partire, di aprirsi a nuovi orizzonti, di guardare nuove luci e ascoltare rumori e suoni di città inesplorate. C'è malinconia ed entusiasmo, c'è profumo di cucina mediterranea e di tecnologia della Silicon Valley, ci sono le Alpi in lontananza e Central Park sotto ai piedi, c'è quello che si era e quello che si vorrebbe essere e i suoi progetti e i suoi sogni rappresentano, fra melodie e armonie nuove e originali, quelli di tanti ragazzi che provano a realizzare un pezzo di sè.
La sfida di Paolo, poi, è ancora più importante, visto che sta provando a mordere la Grande Mela direttamente al cuore della sua cultura musicale.
Lasciamo da parte numeri e statistiche e pensiamo davvero a questi ragazzi, alla loro sfida, alle loro emozioni. Tutti noi che siamo rimasti qui diamoci da fare per rendere l'Italia tutta un posto migliore per chi ci vive e facile da difendere per chi dall'estero fa di tutto per mantenerne alto il nome.

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